Elaborazione esperienziale dei sogni

TEATRO-SOGNO

Laboratorio continuativo/aperto-Elaborazione esperienziale dei sogni

A COSA SERVE SOGNARE
Di giorno siamo lucidi, funzionali e logici, di notte frequentiamo il torpore, il fermento e dunque l’analogico.
La cultura greco-antica rappresentava il giorno con il Dio Apollo, il Dio della definizione figurativa, della solarità, della trasparenza -del logico; la notte con Dioniso, il Dio dell’opacità, del fermento, dell’ebrezza sensitiva, dell’analogico.
Uno è il Dio dello spazio, delle forme plastiche; l’ altro il Dio del tempo, del contagio per contatto, uno distingue le forme, le individualizza e le staglia, l’altro le mischia, le opacizza e le confonde.
Sembrerebbe che mentre uno veglia, l’altro dorme e che l’uno non possa vegliare se l’altro non dorme. Sembrerebbero esludersi a vicenda, ma anche di giorno percepiamo analogicamente, solo che resta sullo sfondo di una attività logico-funzionale che impedisce all’analogico di trarre le sue conclusioni (resta interrotto).
Di notte al contrario la natura estatica del sogno, svolge il suo percorso, il logico resta sullo sfondo e non può accompagnare con deduzioni di significato le vicende del sogno: per questo spesso al risveglio i sogni ci restano incomprensibili.
Ciò che di giorno resta in-concluso, di notte torna in forma metaforica. La vita che non ospita il linguaggio del sogno rischia di diventare una vita oggettiva, funzionale, orientata alla quantità.
Quello che vive, che non ospita il linguaggio della lucidità, rischia lo smarrimento, la mancanza di direzione.

Possiamo recuperare la comprensione del sogno attraverso codici simbolici o significati, la cui conoscenza è posseduta da qualcun altro; oppure recuperarne la presenza, farne esperienza metaforica, ottenendo con ciò “indicazioni intuitive”, che solo nell’esperienza diretta possono manifestarsi.
In tale esperienza la persona ri-presentifica parti di se stesso che durante il giorno non trovano strada, e può ‘coglier-ne’ desideri e necessità, da integrare nel proprio progetto di vita.

IL LABORATORIO – IN CHE CONSISTE
Costituisce un luogo di esperienza supportata, dove i sogni possono essere vissuti, rappresentati ed espressi, organizzandoli in costellazioni sceniche e traendone intuizioni esistenziali.
COSA PROPONE
Propone un’esperienza drammaturgica del sogno, in cui ognuno è regista, attore e personaggio del proprio dramma.
Attraverso l’esperienza delle tre posizioni percettive e nella cornice del gruppo, la persona crea intuizione di senso e orizzonti di vita percorribili.
A CHI E’ RIVOLTO
A chiunque sia interessato a vivere il sogno e a trarne indicazioni esistenziali.
DURATA
Ha carattere permanente, e può essere frequentato per quante volte una persona desidera.
CONDUCE
Dr. CARLANGELO FURLETTI psicologo-psicoterapeuta
Specializzato in Psicoterapia della Gestalt e Sistemico-relazionale
Autore del Saggio: “la relazione ‘come’ aiuto”.
Dott.ssa BARBARA TICCHI, psicologa, psicoterapeuta, mediatrice familiare.

Gli incontri partiranno a settembre-ottobre 2012 e si terranno il venerdì sera dalle 20 alle 23(con date da definirsi).

Il corso è a formazione continua e ci si può iscrivere in qualsiasi momento dell’anno.

Sede degli incontri: ReA, Centro di psicoterapia e Relazione come Aiuto
In Via Vittorio Veneto 15, 8°a, San Giovanni in Marignano (Rn).

Per info e iscrizioni: Dott.ssa Barbara Ticchi 328-9277912.